Fibromialgia ed Alimentazione
Fibromialgia  ed Alimentazione, quale possibile relazione?
La Fibromialgia o Sindrome Fibromialgia è una malattia ad eziologia sconosciuta, caratterizzata da dolore cronico diffuso, stanchezza, scarsa qualità del sonno, sintomatologia gastrointestinale e problematiche psichiche come ansia e depressione.
  • Ha una prevalenza nel mondo dell’ 1,78 % con una predominanza maggiore nelle donne.
  • È una condizione complessa, che colpisce ogni individuo in maniera unica e soggettiva, in cui il dolore articolare è però una costante che riduce notevolmente la qualità della vita di chi ne è affetto.
  • Il trattamento è soprattutto di tipo farmacologico, fisioterapico e con la terapia cognitivo-comportamentale, anche se varia in modo significativo da persona a persona, a seconda dei sintomi riportati. La malattia però non arriva mai a remissione completa.
  • Gli interventi nutrizionali e ed i cambiamenti nella dieta, sono utilizzati come approcci alternativi alla terapia farmacologica e sembrano avere un effetto positivo nel tenere sotto controllo i sintomi della malattia.
In questa review sono stati analizzati 22 studi in cui si sono applicati interventi nutrizionali di diverso tipo su persone affette da Fibromialgia (dieta vegana, dieta low-fodmap, dieta priva di glutammato monosodico ed aspartame, dieta ricca di olio extravergine d’oliva rispetto all’olio d’oliva raffinato, ed integrazioni di vitamine e minerali).
  • Questi studi però, non sono sufficienti per poter affermare che ci sia un unico protocollo alimentare che funzioni su tutti i malati di fibromialgia.
  • Il miglioramento dell’alimentazione sembra avere comunque un miglioramento dello stress ossidativo, una riduzione dei marker infiammatori ed un miglioramento della disfunzione mitocondriale.
Per questo motivo, l’affiancamento di un’alimentazione personalizzata, controllata e bilanciata può essere di grande aiuto alle terapie farmacologiche in atto.
Fonte:
Lowry nutrients 2020. Dietary Interventions in the Management of Fibromyalgia: A Systematic Review and Best-Evidence Synthesis